FERRARI F40 BRUCIATA: VIA AL RESTAURO.

Solo pochi mesi fa una notizia fece il giro del web per la tristezza degli appassionati di motori, design, storia italiana e chi più ne ha più ne metta. Ci riferiamo alla Ferrari F40 che prese fuoco mentre era parcheggiata lungo una via di Montecarlo, nel Principato di Monaco.

Quasi avesse il motore dell’auto di cui parlava, la news circolò velocemente nonostante in quel periodo ci fosse grande attenzione sull’emergenza pandemica che stava già cominciando a sconvolgere il mondo.

La Ferrari F40 ha infatti un valore immenso proprio per la storia che ti trascina dietro: ultima auto dotato di un motore turbocompresso supervisionato direttamente da Enzo Ferrari, patron del Cavallino Rampante. Prodotta in occasione del quarantesimo anniversario del marchio modenese, fu per anni l’auto più veloce al mondo, capace di raggiungere la velocità di ben 324 Km/h.

La Ferrari F40 vittima dell’incendio in officina.

UN SOGNO A QUATTRO RUOTE PROTAGONISTA DI UN INCUBO.

Le foto di quel gioiello di tecnologia mostravano uno dei 1.337 esemplari di F40 prodotti avvolto per metà (quella posteriore) da un corposo incendio. Altre immagini ritraevano quella stessa macchina sotto gli estintori dei vigili del fuoco, altre ancora il muso rosso fuoco del cofano anteriore che anticipava lo scheletro carbonizzato di quella che sembrava essere un’opera d’arte ormai andata irrimediabilmente persa.

Il posteriore completamente distrutto dalle fiamme della Ferrari F40.

Per fortuna il grande valore storico e culturale di quel veicolo ha spinto il proprietario a investire tempo e (tanto) denaro per riportare a lustro la sua Ferrari F40.

Così come fu per l’Araba Fenice, anche questa supercar risorgerà dalle sue ceneri, previo un grande lavoro di ingegneria sia meccanica che strutturale.

Un’operazione che non si risolverà in breve, ma che per fortuna è già in essere.

 

 

 

 

 

QUANDO IL VALORE STORICO SUPERA QUELLO ECONOMICO.

La Ferrari F40 fu prodotta in edizione limitata e messa sul mercato a un prezzo quasi proibitivo per l’epoca: oltre 370 milioni delle vecchie lire, per la precisione. Molti esemplari furono consegnati a personaggi-icona come Diego Armando Maradona, Luca Cordero di Montezemolo, l’avvocato Giovanni Agnelli e lo stesso Enzo Ferrari.

Dopo oltre un trentennio quella stessa auto ha acquistato un valore che va al di la di quello economico, tanto da essere stata battuta all’asta per oltre un milione e duecento mila euro durante una vendita agli incanti del 2018. Ben dieci volte il suo costo originario, insomma: prova di un pezzo capace di trasformare in un museo a cielo aperto qualsiasi strada dove venga avvistato, sia in marcia che in sosta.

Proprio per questi motivi, oltre a un legame “affettivo” influenzato da quella passione che pochi altri brand diversi dal purosangue su fondo giallo sanno trasferire, hanno spinto il proprietario della F40 andata persa a investire per poterla rimettere in strada.

Siamo felici di aver potuto scrivere il titolo “Ferrari F40 bruciata: via al restauro” e non vediamo l’ora di poter redarre un nuovo articolo dove mostreremo le foto e daremo notizie dei primi km percorsi da quella F40 che, più di ogni altra sua simile, è riuscita ad appassionare il mondo degli amanti dei motori. E non solo quelli.