CONVERSIONE A GAS: TUTTI I VANTAGGI.

Pochi giorni fa è stata la “Giornata della Terra”, ossia il giorno in cui si è celebrata la Natura e il rispetto che l’essere umano dovrebbe avere nei suoi confronti durante tutta la propria esistenza. Quest’anno, questa ricorrenza è capitata proprio durante l’emergenza COVID-19, prima pandemia di tutta la storia che ha avuto l’unico lato positivo di ripulire l’aria dalle emissioni di CO2 e aver ridato alla flora e fauna terrestre lo spazio che l’uomo gli aveva depredato nel corso dei millenni.

Questa occasione è stata quindi un ulteriore momento di riflessione sull’impatto inquinante delle vecchie motorizzazioni, ponendo l’accento sulle nuove fonti energetiche, tra cui l’elettrificazione e l’alimentazione a gas come per il GPL o il metano.

Questi due tipi di carburante rappresentano, probabilmente, una nuova e valida possibilità di conversione di un parco macchine ormai diventato obsoleto (e altamente nocivo per l’ambiente) che coinvolge circa 9 milioni di auto. A tal proposito si è pronunciata anche la Commissione Europea che ha inserito il GPL nell’elenco dei carburanti capaci di contribuire alla conversione energetica e alla decarbonizzazione dei trasporti, complici una fitta rete distributiva e una modalità piuttosto semplice di adattamento agli attuali impianti funzionanti tramite carburanti fossili.

Gli attuali veicoli di questo tipo si aggirano sui 2,4 milioni di esemplari, a cui potrebbero aggiungersi gli altri mezzi EURO 3, 4 e 5 che sono oggi considerati troppo impattanti ai fini ambientali.

Questa conversione ha però bisogno di incentivi che possano consentire agli attuali proprietari di queste auto, poiché in molti casi la spesa per l’operazione risulterebbe sconveniente.

L’operazione consentirebbe di ridurre, in soli tre anni, le emissioni di circa 3,2 tonnellate di ossido di azoto (Nox) e di oltre 45.000 quelle di CO2, coinvolgendo circa 200.000 veicoli. Ma a guadagnarci non sarebbe solo l’ambiente: queste conversioni determinerebbero un gettito IVA superiore agli 80 milioni di euro, 55 in più rispetto a quello che si otterrebbe senza incentivi.