Il panorama delle auto elettriche sta vivendo una fase di profonda evoluzione. Sempre più marchi scelgono di cimentarsi in questo segmento e mettono a disposizione modelli di alto livello. Al contempo, l’unione fra pù realtà aziendali è a sua volta un’idea sempre più diffusa e dall’efficacia che appare garantita. Il discorso sembra valido anche per quanto riguarda i colossi Jaguar e BMW, pronti a dare vita ad una nuova generazione di vetture alimentate tramite una presa di corrente e ad incrementare la propria competitività nel mercato internazionale.

 

BMW e Jaguar Land Rover news

 

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Scopriamo insieme i termini di questa partnership che sembra destinata a mettere sotto sopra il settore dell’automobilismo a tutto tondo. Ciò che si sa è che l’obiettivo principale sembra quello di ridurre al minimo i costi di produzione, con lo sviluppo condiviso di soluzioni all’avanguardia sotto ogni punto di vista.

Diamo dunque un’occhiata alle varie caratteristiche, ricordando sempre che le vetture elettriche possono essere anche oggetto di un contratto a noleggio a lungo termine senza spese relative al passaggio di proprietà e con la riduzione delle beghe burocratiche.

 

Come funziona la collaborazione fra Jaguar Land Rover e BMW

 

Non si conoscono ancora tutti i particolari relativi alla collaborazione che BMW e Jaguar Land Rover dovrebbero portare avanti per lo sviluppo dei rispettivi macchinari automobilistici elettrici. Tuttavia, l’azienda con sede a Monaco di Baviera e il brand inglese acquistato dall’indiana Tata sono pronti ad unire le rispettive forze per la produzione di modelli di alto rango.

Dalla trasmissione all’elettronica, passando per le prestazioni pure, diversi sono i comparti nei quali le due realtà vogliono ostentare la propria crescita.

Tre sono gli elementi sui quali dovrebbe puntare maggiormente la partnership.

  • Prima di tutto, la programmazione della produzione è un aspetto che avrà un ruolo centrale in questa moderna sinergia. Al tempo stesso, un occhio di riguardo verrà attribuito ad un sistema basato sullo sviluppo condiviso, con uno scambio di componenti meccaniche tra entrambe le forze in campo. Infine, gli acquisti in comune di determinati pezzi possono garantire un notevole risparmio sotto l’aspetto puramente economico e temporale.

Inoltre va sottolineata l’esigenza di BMW di sviluppare la propria tecnologia eDrive, focalizzata proprio su un sistema a propulsione elettrica. L’idea è giunta alla sua quinta versione e sarà installata sul SUV iX3, automobile che viene azionata mediante una semplice batteria interna. Nel frattempo saranno create diverse trasmissioni elettriche negli impianti di produzione di entrambe le aziende, con uno scambio di opinioni e di materiale che potrebbe giovare da ambo le parti. Si nota, dunque, quanto tale accordo possa essere considerato storico, pensando anche alle vicende che hanno coinvolto sia BMW che Jaguar nel corso degli ultimi venticinque anni.

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Un complicato intreccio di acquisti e vendite tra due colossi dell’automobilismo

 

Come si può ben intuire, col passare degli anni, tra la BMW e l’altra sinergia tra Jaguar e Land Rover ci sono state diverse storie particolari. Tutto è iniziato nell’ormai lontano 1994, quando la faraonica azienda tedesca ha scelto di acquistare per 800 milioni di sterline la Rover Group, che al suo interno conteneva sia la Jaguar che la Land Rover senza dimenticare la Mini. Dopo sei anni di fortune alterne, il brand bavarese ha quindi venduto la sua sottodivisione alla statunitense Ford, in cambio di un esborso economico pari a 2,7 miliardi di dollari. Dopo altri otto anni, nel 2008, è entrata in gioco la casa indiana Tata, che ha investito 2,3 miliardi di dollari per l’acquisto congiunto di Jaguar e Land Rover.

La situazione è rimasta tale fino ai giorni nostri, ma si pensa ad ulteriori sviluppi nel corso dei prossimi mesi. Gira voce che Tata possa vendere i due marchi al miglior offerente e diversi colossi sembrano pronti a sostenere un acquisto del genere. L’amministratore delegato della holding francese PsaCarlos Tavares ha manifestato il proprio interesse per annoverarli in una gamma che comprende già PeugeotOpelCitroen e Ds. Tuttavia, una corrente di pensiero alternativa parla di un ritorno al passato con la BMW pronta a mettere a disposizione un’ingente somma di denaro per dare vita ad un polo rivolto proprio alla produzione di vetture elettriche. Magari, a tale collaborazione, potrebbe accedere anche la stessa Psa per la creazione di una macro-azienda dalle proporzioni enormi.

Nonostante l’ipotesi di fusione tra Fca (Fiat-Chrysler Automobiles) e Renault abbia vissuto una fase di flessione, nonostante non sia ancora tramontata in maniera definitiva, le grandi aziende dell’automobilismo sono pronte a correre ai ripari. Non a caso, diversi dirigenti storici della BMW sono ancora alla guida di Jaguar Land Rover, tra i quali l’attuale amministratore delegato Ralf Spetch e l’ex membro del consiglio e attuale ingegnere del brand inglese Wolfgang Ziebart. La collaborazione reciproca sembra destinata a trovare un nuovo vigore e a rivoluzionare il settore dell’automotive con auto elettriche di alto rango.

 

La propensione dei due marchi al mercato delle auto elettriche

 

La collaborazione fra Jaguar e BMW non avverrebbe in maniera casuale, specie se si pensa alla propensione di entrambi i marchi nei riguardi del settore elettrico. Tuttavia, sotto questo aspetto, la realtà tedesca appare nettamente avanti rispetto a quella inglese. Certo, finora l’unica auto elettrica presentata ufficialmente ed entrata a far parte del listino del nuovo è la BMW i3, risalente al 2013 e realizzata interamente in una sofisticata fibra di carbonio. Inoltre, ha manifestato l’obiettivo di produrre a partire dal 2021 la iNext, attualmente considerata come una semplice concept car senza ancora alcuna data certa di apparizione.

I progetti sono profondamente innovativi se si pensa alle idee da mettere in atto per il 2025. Dalla nuova iX3 alla sorprendente i3, dalla più grande i4 alla piccola Mini Electric, senza ovviamente dimenticare la già citata iNext, per i potenziali clienti e noleggiatori ci sarà solo l’imbarazzo della scelta. I modelli sembrano destinati ad aumentare in misura esponenziale, pensando anche alle proposte ibride dalla doppia alimentazione a carburante e a presa di corrente. L’investimento appare davvero faraonico, specie se si pensa ad un’architettura flessibile in continua fase di sviluppo mirata ad un netto abbattimento dei costi e ad una ricerca di risorse rinnovabili sempre più accurata.

Al contempo, Jaguar Land Rover non è rimasta a guardare. Infatti, l’azienda britannica ha messo a disposizione della propria clientela affezionata il modello intitolato I-Pace, che fin dalla sua comparsa ha iniziato a mietere successi in ogni ambito. Si tratta di un SUV che ha già conquistato il premio di auto dell’anno per il 2019 e sembra destinato ad andare avanti nel proprio percorso con grande successo. Tuttavia, l’azienda vuole mettere in pratica tutte le tecniche possibili per appianare una perdita finanziaria pari a 4 miliardi di dollari, anche a causa di una normativa sulle emissioni diesel estremamente stretta.

Non resta altro da fare, quindi, che attendere le prossime mosse di entrambi i colossi e scoprire se la collaborazione avrà sviluppi interessanti. Magari, nel giro di pochi anni, sarà possibile noleggiare a lungo termine i modelli che usciranno fuori da questa intrigante sinergia, con la prospettiva di usufruire di mezzi elettrici di alto livello senza dover investire somme di denaro piuttosto ingenti.