PORSCHE E FERRARI: CAVALLI(NI) A CONFRONTO.

Nel panorama dell’automotive ci sono loghi e stemmi tra i più disparati, da semplici scritte (o logotipi) a immagini (pittogrammi) ogni marchio ha il suo segno distintivo, capace di indicare univocamente la casa produttrice a cui fa riferimento.

Discorso valido solo in parte, però, se mettiamo a confronto due brand di auto da sogno, capaci di appassionare sia gli amanti dei motori che i semplici guidatori. Due produttori conosciuti da qualsiasi patentato e anche da molti altri che, per età o per scelta, non hanno il “permesso di condurre”.

Stiamo parlando di Ferrari e Porsche, due brand che oltre a migliaia – se non milioni – di fan hanno in comune il fregio che caratterizza il proprio logo: il famoso cavallino rampante.

 

STESSO SIMBOLO, STORIE DIVERSE.

Analizzando più nel dettaglio i due loghi, lo stemma della casa di Maranello campeggia su fondo giallo – colore del Gonfalone della Città di Modena – mentre per la casa tedesca di auto di lusso si trova al centro dello scudo, circondato da quelli che sono gli stemmi della regione tedesca di Wuttemberg.

Ma troniamo all’elemento in comune: il cavallino rampante. Sembra incredibile, ma seppur con due storie totalmente diverse l’una dall’altra, questa raffigurazione proviene dalla stessa radice, ovvero dal simbolo della Città di Stoccarda.

Mentre è molto semplice l’associazione di questa città con il marchio “made in Germany” (la Porsche è infatti parafrasata anche come la “casa di Stoccarda” quando si parla di auto, oltre ad avere il nome “Stuttgart” proprio sul cavallino poiché nata qui), un po’ più difficile è trovare il nesso con l’azienda italiana fondata da Enzo Ferrari.

L’arcano è presto svelato. Il cavallino rampante fu un “regalo” all’amico Enzo Ferrari da parte della contessa Paolina Baracca che aveva a sua volta ereditato dal figlio, l’aviere eroe di guerra Francesco Baracca che aveva quel simbolo impresso sulla fusoliera come trofeo per aver abbattuto consecutivamente cinque aerei dell’aeronautica nemica (tedesca), di cui l’ultimo aveva il simbolo di Stoccarda stampato sul laterale del suo veicolo. 

 

CAVALLINI DI POTENZA.

Ormai il mistero dei due loghi è svelato, elemento comune di due produttori che hanno fatto strada cominciando da un cavallino e finendo per ideare motori dai cavalli rombanti, i cui suoni sono diventati anch’essi due marchi di fabbrica.

 

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