LE FUORISERIE DELLE SERIE TV

C’è chi in un’auto cerca l’estetica e chi la funzionalità. Altri si preoccupano dei consumi e altri ancora della capacità di carico. In molti pensano alla velocità (ma attenzione ai limiti!), pochi alla potenza. Certo, anche nell’ambito dell’amore per i motori, le dimensioni sono importanti: piccola è facile da parcheggiare e ideale per il traffico cittadino, grande invece è l’ideale per i lunghi viaggi e le famiglie… specie se numerose. Insomma: ognuno sceglie un’automobile in base ai propri gusti ed esigenze, ma tutti hanno avuto le stesse macchina da sogno… quelle che da bambini guardavano scorrazzare nelle tv a tubo catodico guidate dai loro beniamini, protagonisti dei telefilm che hanno segnato un’epoca.

 

A OGNUNO LA SUA (AUTO)

Che fossero trasmessi in prima mattinata o che passassero nelle ore pomeridiane, le “puntate” di quelle che oggi chiameremmo “serie tv” non avrebbero probabilmente avuto lo stesso successo se tra i vari attori non ci fossero state quelle quattro ruote che sono poi diventate vere e proprie icone, a prescindere dalla loro bellezza estetica o capacità di prestazioni. Ma ora basta, è arrivato il momento di parlare di loro: le auto che avremmo sempre voluto guidare, ancor più delle fuoriserie o dei prototipi avveniristici che le case automobilistiche ci propongono anno dopo anno.

 


SUPERCAR: KITT.

Come spesso accadeva, le auto dei telefilm avevano un nome proprio. E nella serie che ha consacrato David Hasseloff prima ancora che diventasse il bagnino di Miami più desiderato al mondo, c’era un’auto a cui mancava solo il cognome. Grande personalità e un pizzico di ironia per “Kitt”, la prima auto “intelligente” capace di dialogare col suo pilota Michael Knight, ma anche di provare emozioni, sentimenti oltre a espletare con venti anni di anticipo la funzione di navigatore. Indimenticabile il tasto “Turbo Boost” che dava a quella Pontiac Firebird Trans Am la potenza necessaria per compiere lunghi salti senza l’ausilio di un trampolino. Un’auto da fantascienza più che da sogno!

 


HAZZARD: GENERAL LEE.

Altra auto capace di “volare”, anche se qui c’era bisogno di sfruttare dossi e avvallamenti per poter staccare i quattro pneumatici dal suolo. L’auto in questione era una Dodge Charger del ’69, di colore rosso e con la bandiera degli stati del sud che dominava il tetto. A guidarla erano Bo e Luke Duke, talvolta anche Daisy, la sexy cugina perennemente vestita con hot pants e camicetta annodata in vita. Portiere bloccate e finestrini senza cristalli che fungevano da ingresso, per tutti non era una semplice auto, ma una personalità con tanto di nome e grado militare: il Generale Lee. 

La serie poteva contare anche su altri veicoli passati alla storia come il furgone Ford F100 del 1975 dello zio Jesse, la Jeep CJ7 della cugina Daisy datato 1983, la Plymouth Fury del 1978 in dotazione allo sceriffo Rosco che montava un favoloso motore V8 440 Magnum e, infine, la mitica Cadillac Deville 1970 del cattivo di turno Boss Hogg con tanto di corna di bufalo americano sul cofano e targa personalizzata che portava il nome del suo proprietario.

 


STARSKY & HUTCH: ZEBRA 3.

Altro telefilm, altro bolide con tanto di nomignolo. A questo giro parliamo di un’auto poi riportata alla ribalta anche grazie a un film del regista Clint Eastwood: La Ford Gran Torino. Questo bolide di colore rosso con striscia bianca laterale e cerchi in lega Wester era la casa, più che la macchina, dove i due poliziotti Starsky e Hutch vivevano le loro rocambolesche avventure tra inseguimenti e indagini. Il modello utilizzato nella serie era un restyling del 1972 e il nome scelto dalla Ford era un omaggio alle Detroit d’Italia, dove la Fiat aveva sede: la città di Torino, per l’appunto. “Zebra 3” era invece il nome di pattuglia del veicolo dato in dotazione ai due amici-colleghi protagonisti della serie.

 


BATMAN: BATMOBILE.

Prima di diventare un appuntamento sul grande schermo e dopo essere stato un fortunato fumetto della Marvel, il personaggio di Batman è stato l’eroe di una delle serie tv per ragazzi più fortunata della storia. Interpretato da Adam West, l’uomo pipistrello, guidava una fuoriserie super accessoriata su misura di supereroe derivata dalla Lincoln Futura che già di per sé era una concept car prodotta dalle officine Ghia di Torino e mai andata in produzione. Un esemplare davvero unico, insomma, presentato al Chicago Auto Show del ’56 destinato a diventare l’auto capace di far sognare un’intera generazione di bambini, per tutti la Bat-mobile.

 


MAGNUM P.I.: FERRARI 308.

Eccoci arrivati a una vera e propria auto dei sogni “possibile” (anche se per pochi fortunati vista la produzione limitata e il prezzo a troppi zeri): la protagonista a quattro ruote del fortunato telefilm interpretato da Tom Selleck era infatti una Ferrari 308. Diversi i modelli utilizzati per relizzare la serie, tutti modificati per venire incontro alle esigenze dell’attore considerate la sua altezza e costituzione fisica. Di questi modelli si conoscono addirittura i numeri di telaio: la prima fu una Ferrari 308 GTS del 1979 con telaio numero 29109, poi fu la volta di una GTSi del 1981 nr. telaio 34567, infine una GTS Quattrovalvole del 1984 con telaio 57685. Colore rosso fuoco, come da tradizione Cavallino Rampante.

 


CHARLIE’S ANGELS: FORD MUSTANG COBRA II.

Un’auto dei sogni per tre donne da sogno: alla guida di una splendida Ford Mustang Cobra II attraversata centralmente da una doppia striscia blu c’erano le tre angeliche Sabrina, Jill e Kelly. Tre investigatrici private che facevano capo a Charlie (da qui il nome della serie “Charlie’s Angels”, ossia gli angeli di Charlie) che si alternavano al volante facendo innamorare grandi e piccini. Quando donne e motori erano gioie per chi guardava la serie tv e dolori per chi era nel mirino di quelle tre atletiche colleghe che avevano in dote un’auto e un corpo da sogno.

 


MIAMI VICE: FERRARI TESTAROSSA.

Altro giro, altra quattroruote da sogno a marchio Ferrari. Stavolta parliamo dell’auto più iconica degli anni ’80, periodo in cui era ambientata la serie “Miami Vice”: la Ferrari Testarossa. Di un candido colore bianco, questa supercar sfrecciava per le strade di Miami pilotata dai due detective sotto copertura Sonny e Rico. In realtà, durante la prima stagione fu utilizzata una Chevrolet Corvette travestita da Ferrari 635 GTS/4 Daytona Spider. Un “vorrei ma non posso” che mise in un’imbarazzante situazione il marchio modenese e spinse poi il patron Enzo Ferrari a regalare alla produzione ben 2 Testarossa autentiche, trasformando il telefilm in un vero e proprio cult per gli amanti del genere.

 


MACGYVER: JEEP WRANGLER.

L’uomo dalle mille soluzioni, capace di creare un circuito elettrico da un capello di donna e riparare una diga da milioni di litri a metro cubo con un chewing-gum, aveva due oggetti da cui non si separava mai: il suo coltellino svizzero e la su Jeep Wrangler a trazione integrale da 121cv. Un veicolo che sembrava essere stato costruito dalla casa automobilistica americana su misura del protagonista che ha dato il nome a questa serie tv. La serie andò in onda dal 1985 al 1992, ma ancora oggi quando qualcuno risolve una situazione grazie al solo ausilio dell’ingegno e di mezzi di fortuna si guadagna l’appellativo di McGyver, l’agente operativo dell’Agenzia Governativa americana diventato un idolo di un’intera generazione.

 


MR. BEAN: MINI MK4

Prodotta nel 1977 e targata SLW 287 R, la British Leyland Mini Mk4 ha accompagnato per 5 anni (dal 1990 al 1995( l’amato personaggio creato da Rowan Atkinson. A bordo, oltre al buffo Mr. Bean, anche l’orsetto di peluche Teddy da cui il protagonista non si separava mai. L’auto, di colore giallo e col cofano nero era inizialmente prodotta dalla British Motor Corporation, per poi diventare un marchio a sé diventando, nel tempo, uno dei simboli più amati della Gran Bretagna.

 


A-TEAM: GMC VANDURA

“Dieci anni fa, gli uomini di un commando specializzato operanti in Vietnam, vennero condannati ingiustamente da un tribunale militare. Evasi da un carcere di massima sicurezza, si rifugiarono a Los Angeles vivendo in clandestinità. Sono tuttora ricercati, ma se avete un problema che nessuno può risolve e se riuscite a trovarli, forse potete ingaggiare il famoso A-Team.”: la voce italiana che recitava questa intro era quella dell’indimenticabile Ferruccio Amendola e chiunque la sentisse sapeva che stava per iniziare un episodio di una delle serie tv più amate di sempre… Protagonisti di questa serie erano il colonnello John “Hannibal” Smith, il tenente Templeton Peck per gli amici “Sberla”, il Capitano e pilota di elicotteri H.M “Howling Mad” Murdock e il sergente Bosco Albert Baracus detto P.E. (Pessimo Elemento) interpretato da Mr.T che guidava un furgone nero – di cui era particolarmente fiero e gelosissimo – dal cabinato senza vetri e con i finestrini oscurati (erano pur sempre fuggiaschi) attraversato da una sottile riga rossa. Si trattava di un GMC Vandura serie G, prodotto in sei elementi personalizzati ad hoc per la serie. Il mitico furgone montava un motore 5.7 litri V8 Chevrolet capace di sviluppare una potenza pari a 210 cv unita a 407 Nm di coppia. A oggi, solo due di queste vetture sono ancora esistenti, ma il ricordo resta indelebile nel cuore e nella mente di milioni di persone.