VESPA PIAGGIO: LA STORIA ALTERNATIVA.

Era il 23 aprile 1946 quando la Piaggio brevettò un mezzo a due ruote del tutto innovativo disegnato dall’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio. Non si sa bene se il suo nome fosse stato ispirato dal rumore di quel motore e dalle forme della carrozzeria che lo ospitava oppure se fosse un acronimo di Veicoli Economici Società Per Azioni, quello che è certo è che quel veicolo e quel nome ne hanno fatta di strada, diventando un simbolo di vari periodi storici e della libertà di movimento.

La prima versione della Vespa Primavera datata 1968.

Stiamo parlando, ovviamente, della Vespa: la prima alternativa alla “motocicletta”, l’antesignana degli scooter, il desiderio di intere generazioni di adolescenti e non solo.

LA PRIMAVERA NON FINISCE MAI CON VESPA PIAGGIO.

Facciamo un salto temporale e catapultiamoci nel 1968, quando dalle officine Piaggio fu lanciato il modello “Primavera” che sostituiva la precedente “Nuova Vespa”: la cubatura del motore rimase pressoché invariata, ma le prestazioni furono potenziate attraverso il rapporto di compressione. Ancora oggi, questo modello, è uno dei più ricercati da collezionisti e amatori e non sono pochi gli esemplari che si possono ammirare per le vie delle nostre città o – ancor più facilmente – dei nostri paeselli o borghi.

Dopo 50 anni da quella vera e propria rivoluzione nel mondo dei motori a due ruote, la Primavera si è pesantemente evoluta. L’ultima nata di casa Piaggio è infatti la Vespa Primavera 3V 125 i.e. ABS.

Le differenze con la sua ava sono parecchie e sostanziose, tanto che del modello originario sembrano essere rimasti solo la libertà di movimento e il dinamismo che sono ormai le caratteristiche che hanno determinato il successo del brand “Vespa”.

LE CARATTERISTICHE DELLA NUOVA PRIMAVERA.

Motore monocilindrico a quattro tempi alimentato a iniezione elettronica, cambio automatico ruote alte da 12 pollici e sistema frenante ABS. Tutti elementi che assicurano una guida fluida e silenziosa, con consumi ridotti e prestazioni eccezionali in termini di velocità e ripresa. Oltre a un impatto ambientale minimo, rientrante nella categoria EURO 4 per le emissioni.

Anche il sistema di illuminazione e di segnalazione si è adeguato ai tempi moderni, con fari e frecce a led azionati da una batteria da 12 v.

Unica piccola pecca – anche se giustificata – è il prezzo: circa 4.000 euro a listino.

Per fortuna, però, oggi e al contrario di 50 anni fa, l’acquisto non è la sola modalità per entrare nel club di possessori di una Vespa: grazie alla formula dell’autonoleggio a lungo termine, infatti, sia professionisti che privati possono salire in sella a questo piccolo gioiello di tecnologia italiana con una rata mensile di poche centinaia di euro che comprende – tra l’altro – spese accessorie come l’assicurazione obbligatoria, la manutenzione ordinaria e straordinaria e il bollo per la circolazione.

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