Era il 1947 quando un quasi cinquantenne modenese appassionato di motori decise di fondare quella che sarebbe diventata la casa automobilistica italiana più emblematica al mondo, produttrice di veri e propri sogni su quattro ruote e destinata a simboleggiare il gotha dell’ingegneria italiana nel mondo.

Stiamo parlando, ovviamente di Enzo Ferrari e del marchio che prese il suo cognome.

Il “cavallino rampante” (simbolo scelto da Enzo Ferrari in onore dell’aviatore italiano Francesco Baracca) in settant’anni di vita – è proprio il caso dio dirlo – ne ha fatta di strada, sia macinando km che imponendosi nell’immaginario collettivo come status-simbol di eleganza, pregio, ma soprattutto passione: 16 titoli mondiali F1 come costruttore, 15 i piloti di questa categoria che hanno raggiunto il gradino più alto del podio alla sua guida, icona immancabile nelle gare e manifestazioni sportive e/o di rappresentanza.

Il colore-simbolo è, come noto, il rosso acceso in una tonalità così riconoscibile da essere stato denominato “rosso Ferrari”.

Tra i modelli più famosi possiamo ricordare la mitica “Testarossa” realizzata in collaborazione con Pininfarina e resa celebre dal telefilm “Miami Vice” dove i due protagonisti erano alla guida di un esemplare bianco di questo modello.

Un altro modello che è doveroso citare è la F40, così chiamata in onore del quarantesimo anniversario dalla nascita di casa Ferrari: fu l’ultimo modello supervisionato dal patron Enzo e il primo modello stradale del cavallino a essere assemblato con svariati materiali compositi quali il kevlar, le fibre in vetro, resine aeronautiche e plexiglass. All’epoca della sua presentazione era anche l’auto più veloce al mondo, capace di raggiungere e spesso superare nei test i 324 km/h dichiarati. Anche quest’ultima supercar, così come per la Testarossa e molti altri esemplari, fu il frutto della collaborazione con il designer Leonardo Fioravanti in forza alla Pininfarina.

Molto più di un’auto, insomma… tant’è vero che oggi il merchandising di questo brand – riconosciuto per due anni consecutivi come marchio “più influente al mondo” in quanto riconoscibile anche dove le strade non erano ancora esistenti – comprende capi di abbigliamento, accessori ed elementi di arredo. Tutti oggetto di desiderio di collezionisti, cultori o semplici appassionati.

Un ultimo accenno va fatto alla categoria delle auto da competizione. Il nome Ferrari, in Formula1, è infatti legato a nomi di piloti che hanno fatto la storia delle monoposto più veloci: da Aberto Ascari a Michael Shumacher, passando per Niki Lauda, Manuel Fangio e Alain Prost, i migliori di tutti i tempi (anche su circuito) sono saliti a bordo della rossa che infiamma le piste.

Oggi, dopo troppi anni di risultati deludenti per una casa automobilistica di tale blasone, è il monegasco Charles Leclerc a riportare la rossa di Maranello sul gradino più alto del podio nell’ambito di un Gran Premio di Formula1: è successo proprio al GP d’Italia che si tiene Monza. Un evento che fa ben sperare per un secondo ciclo di successi dal sapore tutto italiano.