AUTO ANNI ’80

Chi ha vissuto gli anni ’80 ne è ben consapevole: il decennio cominciato il primo gennaio 1980 e finito il 31 dicembre 1989 è stato probabilmente il periodo in cui più ci si è adoperati per realizzare un futuro fino a quel momento immaginato. A testimonianza di questa affermazione, in un cassetto ormai chiuso, ci sono decine di progetti di automobili dalle linee e dal concept evidentemente “troppo avanti” per quell’epoca.

 

RITORNO AL PRESENTE.

Come testimoniano anche molte pellicole girate durante gli “ottanta” (due per tutti: Ritorno al Futuro con la sua DeLorean, e Blade Runner con la famosa auto volante) l’auto è sempre stata un veicolo che guardava al futuro. Ma il mondo cinematografico era solo una proiezione di ciò che avveniva nella realtà, dove diverse case automobilistiche idearono diversi modelli di concept cars dalle linee e dalle prestazionitroppo avanti”, tanto da non aver mai fatto strada… in tutti i sensi!

 

FUTURISTICHE SENZA UN FUTURO.

Se è vero che tra poco vedremo in strada un’auto realmente ispirata alle forme dettate dal colossal di Ridley Scott – stiamo parlando del Cybertruck di Elon Musk di cui abbiamo già parlato in questo articolo – è anche vero che tante altre carrozzerie che sembravano essere partorite da un’immaginazione fantascientifica non sono state realizzate. Vediamo nel dettaglio di quali modelli e produttori stiamo parlando…

 

 

HONDA HP-X

Prototipo firmato Pininfarina del 1984, con motore centrale da 2000 cc, linee che mirano alla massima aerodinamicità, abitacolo “all-view” con una calotta in vetro unica e assetto ribassato. Da questo concept (mai messo in commercio) è nata, cinque anni dopo, la NS-X sempre della stessa casa automobilistica.


 

 

DODGE M4S TURBO CONCEPT

Prodotta in sette esemplari di cui uno solo funzionante appositamente per il film “Il replicante” del 1986. Montava un motore di 2.200 cc con 4 cilindri in linea. Questo modello fu utilizzato per girare solo alcune scene del film, per poi passare nel dimenticatoio.


 

 

PEUGEOT QUASAR

Futuristica già dal nome (i Quasar sono corpi celesti che emanano luce), quest’auto sarebbe stata equipaggiata da un motore 1.6L twin Turbo da 600 cv. In realtà non fu mai prodotta in serie se non dalla Matchbox come modellino con scala 1:64.


 

 

CHEVROLET “BERTONE” RAMARRO

Design italiano e colorazione ispirata alla grossa lucertola da cui prende il nome, la Chevrolet Ramarro fu progettata nel 1984 sulla falsariga della generazione Corvette. Di innovativo e futuristico, oltre all’estetica, aveva le portiere scorrevoli e il cambio posizionato sul cruscotto. Anche di questo modello, però, furono prodotti solo pochi prototipi e modellini in scala.


 

 

AVION PROTOTYPE

Nata dall’idea di Bill Green e Craig Henderson, quest’auto si proponeva di mettere insieme sportività all’ennesima potenza e consumi ridotti. In grado di percorrere 100 km con poco più di due litri di benzina. L’unico modello prodotto passò alla storia per aver consentito al suo realizzatore (Handerson) di raggiungere il Canada dal Messico con un solo pieno di carburante (circa 56 litri).


 

 

LANCIA ECV-1

La sigla ECV sta per Experimental Composite Vehicle e voleva sottolineare i diversi materiali con cui era stata realizzata l’automobile (con parti in Kevlar e fibre di carbonio, materiali veramente all’avanguardia all’epoca del progetto). Doveva essere l’erede della mitica Lancia Delta, ma fu accantonata perché, complice anche la motorizzazione da 600 cv, fu dichiarata troppo potente relative alle regole FIA vigenti.


 

 

VOLKSWAGEN MACHIMOTO CONCEPT

Sfruttando il concept della Golf GTI, quest’auto voleva essere il tentativo di Giorgetto Giugiaro di unire il mondo dell’auto e quello della moto. Un “capriccio” del famoso designer che però non ha avuto gran futuro. Oltre alla carrozzeria, anche gli interni risultavano essere molto particolari, con 9 sellini da moto per i posti a sedere e un manubrio al posto dello sterzo. Un sogno destinato a rimanere nel cassetto visto che anche questa cooncept car non fu mai prodotta.


 

 

PLYMOUTH VOYAGER III

Concepita nell’ultimo anno del decennio, questo modello della Plymouth si proponeva di unire un minivan da 5 posti a una seconda vettura da tre posti. Corredata di due motori per le relative parti messe assieme e di sei ruote, la Voyager III non ebbe mai successo. Molto probabilmente per i suoi eccessivi consumi, le sue dimensioni poco agevoli e… un’estetica che è riduttivo definire “discutibile”.

 

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